In internet si trova di tutto….anche fantastiche invenzioni………guardate un pò cosa hanno inventato questi due signori australiani.
Il sito è tutto in inglese ma non ci vuole una laurea in lingue per capire dalle foto e dai video la potenzialità di questa invenzione.
Io non ho mai visto nulla del genere in Italia o sbaglio?
Questi due signori australiani hanno inventato dei telaini particolari con il rubinetto che si apre e si chiude.
Quindi non è necessario costruirsi un’arnia particolare basta sostituire i telaini alle arnie che già abbiamo. Il miele scivola da solo nel vasetto a noi non resta che chiuderlo.
L’argomento merita di essere approfondito . Mi immergo nella lettura del sito .
Non so da voi ma qui ieri c’era il sole e oggi nevica.
Un detto popolare non so bene di che zona recita così “Marzo pazzerello guarda il sole e prendi l’ombrello”, oggi l’obrello serve ma per riparasi dalla neve………bella la neve .
Qualche fiore ingannato dal caldo è sbocciato e le api ne hanno approfittato subito, è un cespuglio con dei bei fiori che profumano di limone dolce , nessuno di noi si ricorda il nome della pianta ma lei sboccia e cresce comunque .
Dai suoi fiori bianchi e gialli le api raccolgono polline giallo intenso.
è un pò che io e le mie api non ci incontriamo di persona ma chi le vede ogni tanto mi dice che se la dormono bellamente nel glomere e ogni tanto volano per espletare i loro bisogni…….in queste giornate di festa il caldo e il sole sono stati abbondanti .
Noi aspettiamo la primavera fondendo la cera .
Avevo dei vecchi telaini di due arnie defunte da pulire e riciclare, la camola della cera ha già mangiucchiato un pò qui e un pò la ma siamo comunque riusciti a recuperare un bel pò di cera
Ho fuso la cera nel microonde
abbiamo creato gli stoppini con del cotone imbevuto di cera
Pubblico questo post un pò in ritardo…..il pc si è risvegliato da poco dal letargo.
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Siamo a fine marzo il freddo è ormai finito la primavera è alle porte e di notte le temperature non sono più sotto zero .
In questo periodo si fa il Bilancio dei caduti :
arnie Dadant ne avevamo 6 ad inizio inverno ne sono rimaste 3. Già in febbraio ci eravamo accorti che tre arnie non mangiavano il candito. Le tre superstiti sono due numerose e una piccola.
Arnia Warrè ne avevamo una e ne abbiamo una …… sopravvissuta.
L’ ‘arnia Warrè non è ancora completa quindi avevo paura che l’isolamento non fosse sufficiente le pareti del doppio melario sono sottili, probabilmente il fatto di non averle mai aperte e di essersi nutrite del proprio miele ha aiutato a mantenere il calore interno.
Il separatore che durante l’inverno si era imbarcato è acora li e le api usano una fessura sotto il doppi melario per entrare ed uscire.
Dovrebbero incominciare a scendere e finire di costruire la Warrè quella vera . Pensavo di chiudere poco alla volta la fessura sotto al doppio melario per vede se decidono di entrare dalla porta ufficiale, oppure le lascio fare in autonomia quando la famiglia crescerà e scenderà verso il basso cambierà ingresso da sola.
Davanti all’ingresso della Warrè è pieno di palline di polline giallo inteso e viola, le api stanno bene volano avanti e indietro e mi aspetto di vedere dei fuchi da un momento all’altro.
Qui fa ancora caldo e le api sono ancora abbastanza attive.
Per le arnie Dadant potrebbe essere il momento dei lavori per il pre-invernamento , della nutrizione per le famiglie stressate e con poche scorte di miele a disposizione.
Per la mia Warrè è tempo di tirare le somme……..
Il doppio melario (parte azzurra)sulla “testa” della Warrè (parte marroncina) sembra molto pesante non so esattamente dirvi il peso ma il riduttore si sta imbarcando quindi vuol dire che pesa parecchio e il legno con cui è fatto è decisamente troppo sottile quindi dovrò rimediare cercando di sostenere e rinforzare il nido (parte azzurra).
La discesa delle api nella Warrè è come previsto molto lenta, passeranno sicuramente tutto l’inverso nel doppio melario (parte di colore azzurro).
La warrè è parzialmente costruita ma non completamente quindi la regina scenderà nei nuovi favi spero la prossima primavera.
Ho scelto di non forzare la discesa per vedere esattamente quanto tempo impiegano a farlo in autonomia .
Se non dovessero scendere mai ? ……………..vorrà dire che la prossima primavera le inviterò con garbo a occupare i piani bassi e con la cera che rimarrà orfana di api ci farò dei super burro-cacao.