Non so da voi ma qui ieri c’era il sole e oggi nevica.
Un detto popolare non so bene di che zona recita così “Marzo pazzerello guarda il sole e prendi l’ombrello”, oggi l’obrello serve ma per riparasi dalla neve………bella la neve .
Qualche fiore ingannato dal caldo è sbocciato e le api ne hanno approfittato subito, è un cespuglio con dei bei fiori che profumano di limone dolce , nessuno di noi si ricorda il nome della pianta ma lei sboccia e cresce comunque .
Dai suoi fiori bianchi e gialli le api raccolgono polline giallo intenso.
Pubblico questo post un pò in ritardo…..il pc si è risvegliato da poco dal letargo.
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Siamo a fine marzo il freddo è ormai finito la primavera è alle porte e di notte le temperature non sono più sotto zero .
In questo periodo si fa il Bilancio dei caduti :
arnie Dadant ne avevamo 6 ad inizio inverno ne sono rimaste 3. Già in febbraio ci eravamo accorti che tre arnie non mangiavano il candito. Le tre superstiti sono due numerose e una piccola.
Arnia Warrè ne avevamo una e ne abbiamo una …… sopravvissuta.
L’ ‘arnia Warrè non è ancora completa quindi avevo paura che l’isolamento non fosse sufficiente le pareti del doppio melario sono sottili, probabilmente il fatto di non averle mai aperte e di essersi nutrite del proprio miele ha aiutato a mantenere il calore interno.
Il separatore che durante l’inverno si era imbarcato è acora li e le api usano una fessura sotto il doppi melario per entrare ed uscire.
Dovrebbero incominciare a scendere e finire di costruire la Warrè quella vera . Pensavo di chiudere poco alla volta la fessura sotto al doppio melario per vede se decidono di entrare dalla porta ufficiale, oppure le lascio fare in autonomia quando la famiglia crescerà e scenderà verso il basso cambierà ingresso da sola.
Davanti all’ingresso della Warrè è pieno di palline di polline giallo inteso e viola, le api stanno bene volano avanti e indietro e mi aspetto di vedere dei fuchi da un momento all’altro.
La famiglia sta crescendo numerosa, l’importazione di polline è abbondante quindi le nuove bottinatrici saranno pronte per le possenti fioriture primaverili? chissa….chi vivrà vedrà!
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Il polline è fonte di proteine che le api usano anche per alimentare la covata, le nuove leve verranno alimentate con la polverina arancione gialla marrone e andranno per il mondo alla ricerca di nettare per produrre miele.
Quindi se osservando la porta di volo si vedono api con le sacche piene di polline si può ragionevolmente presumere che nel nido c’è covata che la regina è viva e produttiva.
La prossima settimana se continua così , caldo e sole, metterò il melario .
Mettendo il melario le api avranno più spazio per svilupparsi e un magazzino capiente per il miele, in questo modo mi aspetto che sciamino verso i primi di maggio…………….l’anno scorso hanno sciamato almeno tre volte non ho bloccato la sciamatura
Non ho intenzione di smielare il tarassaco non smielerò nemmeno l’ acacia, l’obbiettivo è un millefiori molto profumato e buonissimo con dentro TUTTO melata compresa rubato alle api a fine estate quando hanno avuto il tempo di prendere il necessario per l’inverno , miele di prima qualità per loro e per me …….
Le Api producono il miele utilizzando il nettare dei fiori e la melata, il polline invece lo raccolgono e lo usano a scopo alimentare come fonte proteica.
In natura esistono delle piante che secernono nettare in grande quantità, sono importanti per le api perchè costituiscono una fonte alimenatre importante e sono fondamentali per l’apicoltore perchè è grazie a loro che le api potranno fare il loro miele. Se si possiede un terreno è possibile arricchirlo di piante ad alto potere nettarifero che fioriscono quasi per tutto l’arco dell’anno, inverno compreso, se avete un terreno vostro potete sbizzarirvi……